Domande frequenti

NICOLAS RISPONDE

  1. I colori delle conchiglie sono naturali? Le hai dipinte tu?
  2. È vero che le conchiglie così colorate provengono dai Mari del Sud?
  3. Come si forma il colore delle conchiglie?
  4. Perché le conchiglie che raccogliamo sulle spiagge sono sempre pallide e grigiastre?
  5. Perché le tue conchiglie sono così colorate?
  6. Come fai per ottenere il colore naturale dalle conchiglie spiaggiate?
  7. Perché quando fai le composizioni non attacchi le conchiglie invece di appoggiarle soltanto?
  8. Quante conchiglie hai raccolto, e quante fanno parte della tua collezione?
  9. Da quanto tempo hai iniziato la tua collezione?
  10. Quanto tempo ci è voluto per raccogliere tutte le tue conchiglie?
  11. Quando vai a raccogliere le conchiglie?
  12. Qual’è la tua conchiglia preferita?
  13. Acquisti, vendi o scambi conchiglie con altri collezionisti?
  14. Per le tue composizioni usi anche conchiglie che hai comprato?
  15. Quando hai iniziato a creare le composizioni?
  16. Quanto tempo ci metti a creare una composizione?
  17. Come procedi nel lavoro di composizione e quali strumenti usi?
  18. Che dimensioni hanno le tue composizioni in realtà?
  19. Perché i pannelli fotografici in esposizione sono così grandi?
  20. I pannelli fotografici in esposizione sono in vendita?
  21. Dove hai trovato le tue conchiglie?
  22. Dove lavori e come conservi tutte le tue conchiglie?
  23. Perché lo fai?
  24. Cosa ci guadagni?
  25. Anch’io posso …?
  • I colori delle conchiglie sono naturali? Le hai dipinte tu?
    NO, nessuna delle conchiglie è stata dipinta! Dovrei essere più bravo di Raffaello per poterlo fare!
    Ogni conchiglia è un capolavoro unico al mondo: addirittura nella stessa bivalva ogni metà è diversa dall’altra.
  • È vero che le conchiglie così colorate provengono dai Mari del Sud?
    No, esistono conchiglie colorate in tutti i mari del mondo, basta volerle cercare
  • Come si forma il colore delle conchiglie?
    A detta degli scienziati e studiosi di malacologia, la colorazione dipende da molteplici fattori fisici ed ambientali dell’ecosistema in cui vive il mollusco che forma la conchiglia, e dai micro-organismi che ingerisce ed elabora per ottenere i pigmenti utilizzati per la propria colorazione.
  • Perché le conchiglie che raccogliamo sulle spiagge sono sempre pallide e grigiastre?
    Nelle conchiglie spiaggiate l’azione dell’aria e del sole fa riemergere in superficie il sale assorbito dal guscio durante la permanenza nell’acqua marina.
    Si forma così uno strato grigio e opaco che nasconde alla vista i colori naturali visibili quando la conchiglia è bagnata.
  • Perché le tue conchiglie sono così colorate?
    Ogni conchiglia della mia collezione, comprese quelle minuscole, è stata trattata in modo naturale per togliere la salsedine che la rivestiva e far riemergere il suo vero aspetto.
  • Come fai per ottenere il colore naturale dalle conchiglie spiaggiate?
    Il mio procedimento consiste in pochi e semplici passi:

    1. lavare in acqua dolce, abbastanza a lungo da permettere al sale di sciogliersi

    2. asciugare all’ombra per evitare l’azione ossidante del sole

    3. rimuovere delicatamente gli ultimi residui di sabbia con uno spazzolino metallico

    4. spazzolare con uno spazzolino da denti leggermente unto in olio di vaselina

    5. ammirare la conchiglia che ha ripreso i suoi colori naturali!

  • Perché quando fai le composizioni non attacchi le conchiglie invece di appoggiarle soltanto?
    Le conchiglie che utilizzo per le mie composizioni sono il frutto di anni di ricerche: ognuna è unica e insostituibile, non se ne può trovare un’altra uguale neanche a pagarla oro… impossibile rimpiazzarle come se fossero prodotte in serie!
    Inoltre mi sarebbe impossibile commettere una violenza così definitiva nei confronti di queste meravigliose creazioni della Natura: meglio che possano essere utilizzate nuovamente per altre composizioni in grado di meravigliare i bambini, grandi e piccoli.
  • Quante conchiglie hai raccolto, e quante fanno parte della tua collezione?
    Questa è una domanda a cui non so rispondere, ma le conchiglie raccolte sono sicuramente diverse decine di migliaia, e di queste solo il 10% fa parte della mia collezione.
  • Da quanto tempo hai iniziato la tua collezione?
    Ho iniziato la mia collezione in modo sistematico nel 1975, anche se da sempre ne ho raccolte casualmente, così come capita a tutti.
  • Quanto tempo ci è voluto per raccogliere tutte le tue conchiglie?
    Ho calcolato che in più di 25 anni di attività ho passato sulla spiaggia più di 20.000 ore, che tradotte in giornate da 8 ore fanno più di 7 anni!
  • Quando vai a raccogliere le conchiglie?
    Soprattutto all’alba, sia d’estate che d’inverno: a volte con temperature sotto lo zero mi sono ritrovato con il ghiaccio sulla barba e i baffi!
  • Qual’è la tua conchiglia preferita?
    Non ho una conchiglia preferita, ma con l’andare del tempo mi sono affezionato a quella che ormai familiarmente chiamo “la mia principessa”, tanto che l’ho usata inserendola nelle composizioni quasi come “firma”.
    È stato divertente vedere come moltissimi visitatori, adulti e bambini, la cercassero in tutti i quadri esposti.
  • Acquisti, vendi o scambi conchiglie con altri collezionisti?
    A differenza della maggior parte dei collezionisti e appassionati di malacologia non ho molto interesse nel possedere una collezione o un esemplare specifico.
    La mia gioia è quella di ammirare e condividere la meraviglia della Natura anche in esemplari umili, che non sarebbero degnati di un’occhiata dalla maggior parte dei collezionisti “seri”.
  • Per le tue composizioni usi anche conchiglie che hai comprato?
    No, mai. Tutte le composizioni sono create con conchiglie che io stesso ho raccolto in questi anni.
  • Quando hai iniziato a creare le composizioni?
    La prima composizione realizzata e fotografata secondo il criterio che da allora ho seguito per tutte le successive è “My Shells” del 1991.
  • Quanto tempo ci metti a creare una composizione?
    Naturalmente dipende dalla complessità del disegno, dal numero di conchiglie e dalle dimensioni di queste ultime.
    Ad esempio la composizione Arena, che è stata una tra le più impegnative, mi ha richiesto un mese di lavoro: bisogna infatti considerare, oltre al tempo del lavoro in sé, anche il tempo necessario alla selezione preventiva ed alla cernita per dimensioni e colore delle conchiglie adatte al disegno che desidero realizzare.
    Nel caso di composizioni più semplici, come quelle che ho eseguito durante la mostra, riesco a concludere il lavoro in pochi giorni, come si può vedere nella webcam gallery.
  • Come procedi nel lavoro di composizione e quali strumenti usi?
    Non uso particolari strumenti né procedure: in genere parto con un’idea appena schizzata, ma poi è la composizione stessa che si sviluppa da sé, a occhio, entro guide che creo tendendo un filo ad un paio di centimetri di altezza, tra spilli disposti nei punti giusti.
    Da parte mia le composizioni richiedono una grande pazienza e mano ferma. Per aiutarmi in questo mi sono costruito un attrezzo simile a quello dei pittori del Rinascimento, su cui appoggiare il polso, quando necessario, senza toccare il lavoro.
  • Che dimensioni hanno le tue composizioni in realtà?
    Solitamente lavoro su fogli di cartoncino che hanno una misura standard di 100×70 cm.
  • Perché i pannelli fotografici in esposizione sono così grandi?
    La misura di 120×90 cm. delle stampe fotografiche in mostra restituisce un’immagine di circa 100×70 cm., bordo escluso, cioè in scala 1:1 con la composizione originale: di conseguenza le conchiglie hanno pressappoco le stesse dimensioni sia sulla stampa sia nella realtà.
    Ho pensato di realizzare anche una serie di stampe più piccole, da 70×50 cm., in modo da venire incontro a quanti mi hanno espresso il desiderio di avere in casa propria delle stampe originali a costi accettabili, senza dover occupare una parete intera!
  • I pannelli fotografici in esposizione sono in vendita?
    I pannelli fotografici, costituiti dalla stampa Lambda montata su supporto ignifugo, sono considerati come Prove d’Autore e fanno parte della mostra, che preferisco mantenere integra e completa in vista di future riedizioni della stessa.
    Sono comunque in vendita alcuni pannelli realizzati qualche anno fa con stampe Cibachrome, man mano che queste vengono rimpiazzate dalle stampe Lambda.
    Ho pensato di realizzare anche una serie di stampe più piccole, da 70×50 cm., in modo da permettere a chi lo volesse di avere in casa propria delle stampe originali a costi accettabili, senza dover occupare una parete intera!
    Per avere maggiori informazioni visita la pagina Acquisti, oppure direttamente via e-mail.
    Fortunatamente posso vendere le stampe fotografiche senza separarmi dalle mie conchiglie!
  • Dove hai trovato le tue conchiglie?
    Tutte le mie conchiglie sono esemplari spiaggiati che provengono dal litorale di Venezia, dal Cavallino a nord e Ca’ Roman e Pellestrina a sud.
  • Dove lavori e come conservi tutte le tue conchiglie?
    Ho un piccolo studio a Padova dove posso lavorare tranquillo e dove tengo decine di scatole trasparenti stracolme di conchiglie: credo di essere stato per anni uno dei più grandi consumatori di Ferrero Rocher, e non per golosità!
  • Perché lo fai?
    Lo faccio perché amo profondamente la natura e i suoi prodigi, di cui le conchiglie sono una piccola parte.
    Considero una gioia e un privilegio riuscire a condividere questa mia passione comune a tanti e far gioire più persone possibile di queste meraviglie.
  • Cosa ci guadagni?
    Ho lavorato per molti anni senza il bisogno di ottenere un guadagno materiale da questi lavori: mi è sempre bastato vedere la vera gioia negli occhi di un bambino per sentirmi appagato.
    È solo il desiderio di condividere questa gioia con un pubblico più vasto e la convinzione che sia arrivato il momento giusto per farlo, che mi ha spinto a rendere disponibili i miei lavori da un punto di vista commerciale e a realizzare la mostra in modo da poterla far viaggiare dovunque ci sia la possibilità di allestirla.
  • Anch’io posso …?
    Certo, chiunque può andare in spiaggia a cercare conchiglie…
    Basta avere la pazienza di accumularne di belle -sapendo che solo 1 o 2 su 1000 si può considerare tale- per almeno una decina d’anni, finché non raggiungono una quantità sufficiente per creare una composizione…
    Ma certo non è necessario arrivare a questo! La cosa importante è osservare ed apprezzare la natura con lo stesso spirito che hanno i bambini, compresi quelli che sono nascosti dentro a tanti adulti!